La contraccezione è l’insieme di metodi che vengono utilizzati per evitare che si instauri una gravidanza.
In relazione al metodo utilizzato possiamo distinguerli in:
- Prima del rapporto sessuale:
- Contraccettivi ormonali: Si tratta di contraccettivi che rilasciano ormoni (estrogeni e progesterone) ed evitano che la donna abbia una naturale ovulazione. E’ importante precisare che non proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili. Hanno anche dei benefici oltre la contraccezione, tra cui la riduzione del rischio dei tumori dell’ovaio e dell’endometrio.
La prescrizione, e quindi la scelta terapeutica di un metodo rispetto ad un altro, viene effettuata dal medico ginecologo considerando i vantaggi e gli svantaggi nel singolo caso:
– Pillola estroprogestinica, è un farmaco ad uso orale composta dall’associazione sintetica di estrogeni e progesterone che agiscono impedendo l’ovulazione e modificando l’endometrio e il muco della cervice uterina. Tutto ciò da un’efficacia pari al 99% se assunta in maniera regolare. Non può essere assunta da donne affette da trombosi venosa, tumori, cardiopatie, ipertensione, diabete, fumatrici superiori a 35 anni.
– Anello contraccettivo estroprogestinico, è un metodo contraccettivo efficace e sicuro. L’anello viene posizionato in fondo alla vagina per 3 settimane e rilascia un piccolo contenuto di ormoni che passano subito nel circolo sanguigno, essendo subito a contatto con la mucosa vaginale, e impediscono l’ovulazione. Non può essere utilizzato da donne affette da trombosi venosa, arteriosa, angina pectoris, diabete mellito, tumori.
– Cerotto transdermico estroprogestinico, va applicato sulla cute 1 volta a settimana per 3 settimane e rilascia una dose di ormoni attraverso la cute. Ha un’efficacia molto alta, è molto importante tenere sotto controllo la sua aderenza.
– Impianto sottocutaneo a rilascio di progestinico, che agisce impedendo l’ovulazione e creando un ambiente sfavorevole a l’eventuale annidamento. Si tratta di un sottile bastoncino di plastica atossico che viene inserito dal ginecologo in ambulatorio, con un applicatore monouso e la sua efficacia contraccettiva dura fino a 3 anni. È raccomandata in tutte le donne che non possono assumere estrogeni (diabetiche, ipertese, cardiopatiche, fumatrici superiori a 35 anni).
- Dispositivi intrauterini o IUD: Si tratta di dispositivi a forma di T che vanno inseriti all’interno dell’utero dal ginecologo e in relazione al tipo di IUD viene lasciato in sede 3/5/10 anni.
Esistono due tipi di IUD, una di rame e l’altra invece che rilascia un progestinico chiamato levonorgestrel. La funzione della IUD è quella di uccidere o immobilizzare gli spermatozoi per evitare che fecondino l’ovulo. È efficace anche nei casi di mestruazioni molto abbondanti in quanto dopo il suo posizionamento le mestruazioni saranno meno abbondanti e dolorose.
Le IUD che rilasciano ormoni agiscono anche alterando la formazione di un endometrio stabile rendendo quindi altamente impossibile un eventuale annidamento.
- Durante il rapporto sessuale:
- Preservativo o condom è l’unico che se posizionato correttamente protegge da malattie sessualmente trasmissibili oltre ad evitare una gravidanza non gradita. È importante scegliere una misura adeguata, indossarlo fin dall’inizio del rapporto e fino alla fine, e controllare che sia integro alla fine del rapporto. E’ un errore pensare di utilizzarlo soltanto nei giorni intorno alla possibile ovulazione, in quanto può capitare che abbia una doppia ovulazione o che anticipi/ritardi.
- Diaframma si tratta di una piccola cupola di gomma montata su di un anello di metallo che viene inserita in prossimità del collo dell’utero poco prima del rapporto. Viene usato insieme ad uno spermicida ma è un metodo che ormai è in disuso per la bassa percentuale di successo.
- Spermicidi
- Metodi naturali, si tratta di auto-osservazione senza uso di contraccettivi ormonali o di dispositivi meccanici come la spirale, con astinenza nei giorni a rischio. Il problema è l’elevato rischio di fallimento legato ad un possibile errore di interpretazione e quindi l’instaurarsi di una gravidanza.
- Dopo il rapporto sessuale:
Contraccezione ormonale di emergenza, da assumere solo nei casi in cui si è avuto un rapporto sessuale non protetto o protetto in maniera sbagliata (es. preservativo rotto) e contiene un solo tipo di ormone ad una dose più elevata rispetto alla normale pillola. In Italia sono disponibili 2 tipi: la prima a base di levonorgestrel che va assunta entro 12/24 ore dal rapporto e comunque non oltre le 72 ore con un’efficacia che oscilla dal 54% al 94%; la seconda a base di ulipristal acetato detta anche “pillola dei cinque giorni dopo” assunta entro 24/48 ore dal rapporto e non oltre 120 ore con un’efficacia di circa 98% se assunta entro le prime 72 ore.
Bisogna precisare che si tratta di una contraccezione d’emergenza e non deve mai essere considerata la prima alternativa, ma è sempre opportuno pensare ad un altro metodo contraccettivo.